
La Luce del Cristo abbatte le porte degli inferi, illumina l’oscurità, rende chiari i contorni e ci invita in un mondo con uno scopo glorioso.

Per quanto i lasciti del passato possano essere ben conservati, grandi e degni di ammirazione, ci parlano comunque di un tempo che è svanito.

Ad Agata, Martinius cerca una amica del suo passato. Scopre così una triste verità, ma che al contempo lo porta a riflettere sulla Speranza.

Veniamo alla quarta parte dei miei appunti di Teologia Morale. Parleremo del giudizio morale di fronte ad una azione o situazione specifica.

Prendere il mare rappresenta rinunciare al controllo sul proprio destino. Così il pescatore sembra avere una qualità intrinsecamente eroica.

Martinius raggiunge Agata, capitale di Ilion e carica di ricordi dalla sua giovinezza. Con malinconia, riflette sul passare del Tempo.

La terza parte dei miei appunti di Teologia Morale. In questa parte parleremo della coscienza umana, luogo dove ciascuno vive intimamente l’esperienza morale.

L’incapacità di amare, di metterci in relazione autentica con l’altro e con l’Alto è il dramma umano che Cristo offre di guarire.

In un mondo regolato da un onnipresente ed onnipotente intelligenza artificiale, la vita di una coppia è scossa da un improvviso incidente.

La lavanda dei piedi è un gesto meraviglioso di umiltà, servizio e devozione, non da un servo al superiore, ma da Dio ai suoi figli.