Frederic Edwin Church - Jerusalem from the Mount of Olives. Gerusalemme ha grandi affinità con Samara, città mediorientale, crocevia di culture. Costruita in arenaria del colore della sabbia e del sale, luogo di santi e di martiri, di guerrieri e aguzzini.

Frederic Edwin Church – Jerusalem from the Mount of Olives

Olio su tela, 1870. Nelson-Atkins Museum of Art, Kansas City. Immagine in alta risoluzione disponibile su Google Arts & Culture.

Questa straordinaria vista di Gerusalemme di Frederic Edwin Church – un collaboratore di Thomas Cole, e si vede… – esprime il dramma e la bellezza di una città baciata tanto da Dio quanto dalla Sofferenza.

Dalla storia antica sino alla attualità Gerusalemme è stata una città santa eppure costantemente tormentata dalla guerra, contesa tra popoli, occupata e saccheggiata da dominatori stranieri, ritrovata dalla sua gente, perduta nuovamente, in un ciclo senza fine. Regni e fedi, occidente ed oriente, continuamente si sono contesi la città: a volte per ragioni politiche, a volte come attratti dalla sacralità del luogo.

Questa opera sembra quasi accennare a questa natura, dividendo la composizione verticalmente in due parti: il cielo, da cui discende una forte e avvolgente Luce, e la pianura, la terra, avvolta in una tenebra. Gerusalemme è al centro: come a dividere e unire allo stesso tempo queste realtà.

Quando ho immaginato Samara, in un certo modo stavo pensando a questi elementi. È stato un bonus la presenza dei cammellieri sulla parte bassa del quadro, che mi sembravano potessero richiamare Martinius ed il suo seguito.


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