Olio su tela, 1852. Tate Britain, Londra. Immagine in alta risoluzione disponibile su Wikimedia Commons.
Giovanni 13:3-9,12-16
3 Gesù, sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio ritornava, 4 si alzò da tavola, depose le vesti, prese un asciugamano e se lo cinse attorno alla vita. 5 Poi versò dell’acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l’asciugamano di cui si era cinto.
6 Venne dunque da Simon Pietro e questi gli disse: “Signore, tu lavi i piedi a me?”. 7 Rispose Gesù: “Quello che io faccio, tu ora non lo capisci; lo capirai dopo”. 8 Gli disse Pietro: “Tu non mi laverai i piedi in eterno!”. Gli rispose Gesù: “Se non ti laverò, non avrai parte con me”. 9 Gli disse Simon Pietro: “Signore, non solo i miei piedi, ma anche le mani e il capo!”. […]
12 Quando ebbe lavato loro i piedi, riprese le sue vesti, sedette di nuovo e disse loro: “Capite quello che ho fatto per voi? 13 Voi mi chiamate il Maestro e il Signore, e dite bene, perché lo sono. 14 Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. 15 Vi ho dato un esempio, infatti, perché anche voi facciate come io ho fatto a voi. 16 In verità, in verità io vi dico: un servo non è più grande del suo padrone, né un inviato è più grande di chi lo ha mandato.
Ho già commentato brevemente la Lavanda dei Piedi nell’articolo a cui ho dedicato questa straordinaria opera. Ho voluto usare l’episodio, e questo quadro, come rappresentativo della straordinarietà di Gesù: questo perché il gesto della lavanda dei piedi è davvero meraviglioso e incredibile, degno di riassumere e coronare la grandezza del messaggio Cristico.
È un gesto potentissimo di umiltà, di servizio e devozione, ed è incredibile nella misura in cui non è fatto non da un servo verso un superiore, ma da Dio ai suoi figli. Qualcosa di totalmente imponderabile nel mondo antico, ed in particolare per la cultura ebraica, che voleva Dio come Essere ineffabile, separato e santo: protetto dalla sua stessa natura dal mescolarsi con i peccatori.
È dunque pienamente a ragione che gli apostoli, e Pietro in particolare, sono inizialmente sconvolti da ciò che sta succedendo, e quest’opera di Ford Madox Brown cattura perfettamente il loro sgomento di fronte ad una simile scena. Pietro, rassegnato ma ancora incapace di comprendere il gesto di Gesù, sta corrucciato con le mani nel grembo; Giovanni e probabilmente Giacomo si stringono perplessi; altri due apostoli sulla sinistra sono sconvolti e uno addirittura porta le mani ai capelli.
Il Cristo è la figura più in basso di tutta la scena, eppure in questo gesto è la più alta: il servizio diventa un attributo di Dio.
I versetti quattordici e quindici, citati poco sopra, spiegano il significato di questo assurdo gesto, che già anticipa l’ultimo comandamento che Gesù darà agli apostoli.
Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati.
Giovanni 15:12
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